Una delle domande più frequenti tra chi si cimenta nella viennoiserie è: quante pieghe fare per i croissant?
La risposta dipende dal risultato che si vuole ottenere in termini di sfogliatura, ma anche dalla tecnica personale e dalla gestione dei tempi di lavorazione.
Le pieghe più comuni sono:
È la tecnica base, detta anche piega semplice.
Consiste nel dividere idealmente l’impasto in tre parti, sovrapponendole come un depliant a tre ante.
Con tre pieghe a 3 si possono ottenere già fino a 27 strati, a seconda delle laminazioni iniziali.
Conosciuta anche come piega doppia, è più complessa ma garantisce una maggiore stratificazione.
L’impasto viene piegato in quattro, portando i lembi esterni verso il centro prima della sovrapposizione finale.
Con due pieghe a 4, si ottengono più di 30 strati uniformi.
Meno diffusa ma efficace per accelerare la lavorazione mantenendo una buona sfogliatura.
La piega a 5 croissant consente di aumentare il numero di strati con meno passaggi, ma richiede un’ottima gestione della temperatura dell’impasto e del burro.
La quantità di pieghe influenza direttamente la friabilità del croissant, la sua regolarità interna e la spinta in cottura. Il segreto sta nel dosare forza e delicatezza in base alla tecnica scelta.
Tra le tecniche più usate nei laboratori artigianali c’è la piega alla francese per croissant.
È il metodo classico che garantisce una laminazione regolare e ben definita. Viene spesso preferita nei prodotti da colazione dove la sfogliatura deve essere ben visibile ma non troppo friabile.
Realizzare correttamente le pieghe croissant sfogliati richiede attenzione a tre fattori:
Per ottenere una sfogliatura elastica ma resistente:
La chiusura del croissant avviene dopo l’ultima piegatura e stesura.
L’impasto viene tagliato, arrotolato e chiuso per dare forma al classico cornetto.
Una buona chiusura evita aperture in cottura e garantisce un risultato esteticamente impeccabile.
Quanti strati ha un croissant?
Dipende dal tipo e dal numero di pieghe eseguite durante la laminazione.
Ecco una guida di riferimento:
Tipo di piega | Numero di pieghe | Strati ottenuti |
Piega a 3 × 2 volte | 2 | 27 strati |
Piega a 4 × 2 volte | 2 | 49 strati |
Piega a 3 × 3 volte | 3 | 81 strati |
Piega a 5 × 2 volte | 2 | oltre 70 strati |
Naturalmente, più strati significano un prodotto più friabile e stratificato, ma richiedono maggiore precisione nella lavorazione.
Per ottenere un croissant ben sfogliato, il tipo di farina gioca un ruolo fondamentale.
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